Besedila: Andrea Chimenti. L'Albero Pazzo. Maestro Strabilio.
(Andrea Chimenti)
Una Uno bianca volava come il vento
Era il Maestro Strabilio dopo il suo concerto
Che avesse suonato bene e sicuro
Che fosse triste era certo.
E la uno bianca volava con i finestrini aperti
Era Strabilio che volava in cielo, siamo certi
E la Uno bianca portava strumenti
Voluminosi, ardimentosi, armamenti
Cornamuse, violini, violoncelli, flauti da duelli
Cassa a doppio pedale collegata al fanale
(rit.) Non ci fu miracolo ma solo un giorno pallido
Strabilio fece un salto nel blu.
Una Uno bianca volava lasciando una scia
Di ricordi anni settanta di Vienna, di musica, di una zia
Maestro Strabilio, Tienila rotta sei solo sulla tua Uno spaziale
Maestro Strabilio vola alto con i tuoi pensieri non state piu male
E chi lo ricorda a scuola, sopra i banchi
E i suoi Pink Floyd, e i mocassini bianchi
(rit.)?
Strabilio strabiliava il mondo
Anche nei giorni in cui toccava il fondo
La sua genialita in questo mondo perso
Lo colpi, lo feri?
Chimenti, Andrea
L'Albero Pazzo
Chimenti, Andrea
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