Besedila: Francesco De Gregori. Miramare 19.4.89. Miramare.
Recuperarono le reti i pescatori,
piene di spazzatura, e umiliati si ritirarono,
alla montagna dal mare,
alla montagna dal mare.
E avvicinarono la fiamma alla foresta,
fino a vederla bruciare.
Cosi ho visto altri uomini fare e fare segno di tacere,
fino a vederla bruciare.
Ma io si che mi sono tuffato, in un campo di pallone,
da un palo all'altro ho volato, per afferrare un pallone.
E le ginocchia di rosso ho colorato.
E quanto al mio povero nome,
in quali alberghi l'ho lasciato,
e quante notti l'ho sentito chiamare.
Prima ancora che il vento cominciasse a soffiare,
prima ancora che il vento cominciasse a soffiare.
Recuperavano le reti i pescatori
e si sentiva cantare un canto,
ma erano acqua le parole,
ed era triste quel canto.
E ritornavano dal centro della terra
ed io cosi ho sognato di loro,
portatori di luce ed inventori, e cercatori d'oro.
Ma io si che mi sono lanciato,
da un punto all'altro di un amore,
piu di una volta ho volato per inseguire un amore.
E le mie notti di bianco ho colorato.
E quanto al mio povero cuore,
in quali alberghi l'ho portato
e quante notti l'ho sentito gridare,
prima ancora che il vento cominciasse a soffiare,
prima ancora che il vento cominciasse a soffiare.
Recuperarono le reti i pescatori, dal profondo del mare.
Francesco De Gregori
Miramare 19.4.89
Francesco De Gregori
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