Besedila: Francesco De Gregori. Bene.
Bene, se mi dici che ci trovi anche dei fiori in questa storia, sono tuoi
ma e inutile cercarmi sotto il tavolo,
ormai non ci sto piu
ho preso qualche treno, qualche nave,
qualche sogno, qualche tempo fa
Ricordi che giocavo coi tuoi occhi nella stanza, e ti chiamavo mia,
e inoltre la coperta all'uncinetto, c'era il soffio della tua pazzia
e allora la tua faccia vietnamita ricordava tutto quel che ho.
E adesso puoi richiuderti nel bagno a commentare le mie poesie
pero stai attenta a tendermi la mano,
perche il braccio non lo voglio piu
mia madre e sempre li che si nasconde dietro i muri
e non si trova mai
e i fiori nella vasca sono tutto quel che resta e quel che manca,
tutto quel che hai
e puoi chiamarmi ancora amore mio
E qualche volta aspettami sul ponte, i miei amici sono tutti la
con lunghe sciarpe nere ed occhi chiari, hanno scelto la semplicita
se Luigi si sporge verso l'acqua sono solo fatti suoi
E ancora mille volte, mille anni, ci scommetto, mi ringrazierai
per quel sorriso ladro e per i giochi, i mille giochi che sapevi gia
e ancora mi dirai che non vuoi essere cambiata, che ti piaci come sei
Pero non mi confondere con nienete e con nessuno, e vedrai...
niente e nessuno ti confondera
soltanto l'innocenza nei miei occhi, c'e ne gia meno di ieri, ma che male c'e
le navi di Pierino erano carta di giornale, eppure vedi, sono andate via
magari dove tu volevi andare ed io non ti ho portato mai
e puoi chiamarmi ancora amore mio
ma e inutile cercarmi sotto il tavolo,
ormai non ci sto piu
ho preso qualche treno, qualche nave,
qualche sogno, qualche tempo fa
Ricordi che giocavo coi tuoi occhi nella stanza, e ti chiamavo mia,
e inoltre la coperta all'uncinetto, c'era il soffio della tua pazzia
e allora la tua faccia vietnamita ricordava tutto quel che ho.
E adesso puoi richiuderti nel bagno a commentare le mie poesie
pero stai attenta a tendermi la mano,
perche il braccio non lo voglio piu
mia madre e sempre li che si nasconde dietro i muri
e non si trova mai
e i fiori nella vasca sono tutto quel che resta e quel che manca,
tutto quel che hai
e puoi chiamarmi ancora amore mio
E qualche volta aspettami sul ponte, i miei amici sono tutti la
con lunghe sciarpe nere ed occhi chiari, hanno scelto la semplicita
se Luigi si sporge verso l'acqua sono solo fatti suoi
E ancora mille volte, mille anni, ci scommetto, mi ringrazierai
per quel sorriso ladro e per i giochi, i mille giochi che sapevi gia
e ancora mi dirai che non vuoi essere cambiata, che ti piaci come sei
Pero non mi confondere con nienete e con nessuno, e vedrai...
niente e nessuno ti confondera
soltanto l'innocenza nei miei occhi, c'e ne gia meno di ieri, ma che male c'e
le navi di Pierino erano carta di giornale, eppure vedi, sono andate via
magari dove tu volevi andare ed io non ti ho portato mai
e puoi chiamarmi ancora amore mio
Francesco De Gregori
Francesco De Gregori
Največkrat iskano