Besedila: Marco Mengoni. Amore Assurdo.
(Morgan)
Assurdo cosa accadde
quando ti vidi per la prima volta
portavo un cuore entrando nella stanza
ma uscendo non lo avevo piu:
Amore, come vetro,
lo infranse al primo colpo
Quanto tempo e passato
da quel temporale
un rimedio ti avevo dato
per le corde vocali
e tu mi hai disegnato una libellula
che dice "vola da solo"
l'avrei dovuta prendere in parola
ma io non seguo mai la prima strada
Poi un numero di cellulare
sul quale ancora, sei anni dopo, ti fai chiamare
e da li mille peripezie
traversate atlantiche, ultracontinentali
Case nelle valigie
e valigie nei corridoi
belle scatole
da conservare
stivare
per ricordare
accumulare
nastri
carte
fotografie
passamanerie
E adesso ho voglia di contatto
di scriverti e parlarti
volgermi a te
ritornar nella tua vita
restituirti quello che mi hai dato
e nonostante il cuore infranto
da lontano..
ho voglia d'esser grato
Ieri sono stato sotto
dove adesso c'e un enorme specchio
e finalmente ho ritrovato
il disco dei black sabbath
se lo guardi girare puo ipnotizzare
etichetta a spirale diventa un cono che sale
(sale sale sale)
tridimensionale
Era una notte golosa di musa
una candela devo avere accesa
nell'illusione di rimaterializzare
il nostro disordine speciale
di abbigliamenti
sbagliati,
casuali
odori
eterosessuali
e una vasca da bagno
e noi..immersi nel vino rosso...
brindare...
Assurdo cosa accadde
una volta uscito da quella stanza
trasformazione radicale
di tutto il mio universo
il cuore in pezzi separati
nel petto conservati
come i frammenti degli specchi
su cui rifletto mille volti
che posso scegliere
desiderare
idolatrare
venerare
provar piacere carnale
ma dopo un tale amore
non possono piu amare
Assurdo cosa accadde
quando ti vidi per la prima volta
portavo un cuore entrando nella stanza
ma uscendo non lo avevo piu:
Amore, come vetro,
lo infranse al primo colpo
Quanto tempo e passato
da quel temporale
un rimedio ti avevo dato
per le corde vocali
e tu mi hai disegnato una libellula
che dice "vola da solo"
l'avrei dovuta prendere in parola
ma io non seguo mai la prima strada
Poi un numero di cellulare
sul quale ancora, sei anni dopo, ti fai chiamare
e da li mille peripezie
traversate atlantiche, ultracontinentali
Case nelle valigie
e valigie nei corridoi
belle scatole
da conservare
stivare
per ricordare
accumulare
nastri
carte
fotografie
passamanerie
E adesso ho voglia di contatto
di scriverti e parlarti
volgermi a te
ritornar nella tua vita
restituirti quello che mi hai dato
e nonostante il cuore infranto
da lontano..
ho voglia d'esser grato
Ieri sono stato sotto
dove adesso c'e un enorme specchio
e finalmente ho ritrovato
il disco dei black sabbath
se lo guardi girare puo ipnotizzare
etichetta a spirale diventa un cono che sale
(sale sale sale)
tridimensionale
Era una notte golosa di musa
una candela devo avere accesa
nell'illusione di rimaterializzare
il nostro disordine speciale
di abbigliamenti
sbagliati,
casuali
odori
eterosessuali
e una vasca da bagno
e noi..immersi nel vino rosso...
brindare...
Assurdo cosa accadde
una volta uscito da quella stanza
trasformazione radicale
di tutto il mio universo
il cuore in pezzi separati
nel petto conservati
come i frammenti degli specchi
su cui rifletto mille volti
che posso scegliere
desiderare
idolatrare
venerare
provar piacere carnale
ma dopo un tale amore
non possono piu amare
Marco Mengoni
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