Damme nu? vaso pecche ?ngopp? ?a sta terra Nun ce sta nisciuno ca se ne fotte ?e te. Damme nu? sorriso pecche je t?aggio visto Te ne si ?gghiuto pure
(testo: R.Sinigallia/M.Rei/D.Sinigallia - musica: M.Rei/D.Sinigallia) Mi ricordo quei giorni In cui restavamo a guardare E ritorno ai discorsi lasciati
(testo: M.Rei/D.Sinigallia - musica: M.Rei/D.Sinigallia) Vorrei essere un gabbiano per viaggiare Senza meta, senza nome Vorrei muovermi nell?aria e volteggiare
(testo e musica: Marina Rei) Ho lasciato che insinuassi le mie fantasie Ho ceduto ambiguamente ai tuoi fervidi baci Nessuna timidezza ormai Nessuna esitazione
(testo e musica: Marina Rei) Potrei fuggire evitando L?estremo limite del fondo Potrei ascoltare il rumore Che solo il silenzio sa tacere E? l?incantevole
(testo e musica: Marina Rei) Sguardi come luci nella notte Fisse nel vuoto delle nostre vite Fuori, sguardi gettati fuori Dalle prigioni al di la degli
Ci han detto andate in pace se solo proferire fosse l'unica risoluzione sarebbe naturale, cosi banale chiudere ogni sillaba sotto chiave ci ha detto
Inaspettatamente soffocata dall'idea di perderti Allo stato attuale il tempo conta di non fermarsi E i miei pensieri sono piu che mai ripensamenti
Sola come sono in una stranza buia Sola con i miei occhi verso il cielo nero Forse il mondo e fuori che mi guarda E cerco tra i pensieri quello piu
Sembravi davvero come avevo immaginato. Lo sembravi davvero finche non eri nudo e ti ho guardato. Come riempire il vuoto che non hai colmato. Smettiamo
Dovro arrendermi all'idea di questa gioia immensa Sfiorami incantevole timida carezza Guardami negli occhi, guardami e portami via con te Voglio prendermi
Mi dipingo la faccia di un rosso vergogna la menzogna che magistralmente hai saputo celare e mai menzionare piango segretamente le mie debolezze mio
Esco dal mio corpo e lentamente mi abbandono ad uno stato di incoscienza e la dolce sensazione che silenziosamente soffoca il respiro del mio vivere
(testo e musica: Marina Rei) Sono sola in un angolo Tra due pareti che si spingono Tra le braccia stringo forte Un pensiero che non mi appartiene piu
Imparero a difendermi da ogni abuso di potere Dalla sentenza che mi condanna alla croce Ti ho mai chiesto mai di ammettere la colpa di tutti i tuoi
Lei guarda il cielo e sogna di essere un giorno e sposa Ama accarezza dolcemente petali di rosa Lei scrive sulle sponde del mare E taglia con il vento
Pensavi di avermi intimidito a tal punto da non poter piu camminare pensavi saresti stato l'ultimo padrone, il mio padrone pensavi che ate rivolgessi
Giorni e notti d'amore, di amaro dolore di bugie e verita giorni che rileggo in una pagina giorni e notte per ore a fare l'amore fino a che si puo morire